Situato a 410 metri di quota è il comune più a sud della Valsaviore e nei secoli ha rappresentato il centro commerciale e di servizio dell’area. All’ingresso sud del paese, ben visibile dalla Strada Statale 42, si erge maestoso il ponte della Noce realizzato in pietra a fine ‘500 lungo l’antica via Valeriana.
Il centro storico si è sviluppato intorno al cinquecentesco ponte della Poia e conserva eleganti dimore signorili del XVI e XVII secolo ricche di dipinti e stucchi pregiati:
Casa Simoncini con i suoi archi e loggiate;
Casa Massari con l’adiacente torre, probabile posto di guardia del XVIII secolo;
Casa Panzerini appartenuta al garibaldino Lorenzo Panzerini.
La Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Girolamo è in stile barocco ed è considerata una tra le più belle di Valcamonica. Altro vanto di Cedegolo è il Museo dell’Energia Idroelettrica sito lungo la Strada Statale 42, punta di diamante dell’archeologia industriale bresciana.
Molto caratteristica per l’architettura rustica delle sue abitazioni è la frazione di Grevo, meta ideale per chi ama passeggiare in mezzo alla natura, infatti dai margini dell’abitato si dipanano i sentieri che attraverso i boschi sconfinano da Capo di Ponte, nelle cui vicinanze sorge la chiesetta campestre di S. Floriano del XV secolo, fino al lago d’Arno (1813 m.).
Il territorio circostante questo caratteristico borgo ha assunto un rilevante valore archeologico a seguito della scoperta di un centinaio di rocce con le tipiche figure dell’arte rupestre di Valcamonica, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.